PADOVA E ROVIGO - DOMENICA 8 GIUGNO
- GIOTTO: LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
- L’OSSESSIONE NORDICA: BOCKLIN, KLIMT, MUNCH E LA PITTURA ITALIANA
GIOTTO: LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
Uno dei capolavori assoluti dell’arte mondiale. Per adornare l'edificio, destinato ad accogliere lui stesso e i suoi discendenti dopo la morte, Enrico Scrovegni chiamò due tra i più grandi artisti del tempo: a Giovanni Pisano commissionò 3 statue d'altare in marmo raffiguranti la Madonna con Bambino tra due diaconi, a Giotto la decorazione pittorica della superficie muraria.
Il ciclo di Giotto agli Scrovegni costituisce il più alto capolavoro del pittore e della storia dell'arte occidentale, pari solamente alla Cappella Sistina di Michelangelo in Roma.
Con quest'opera Giotto inizia una nuova era nella storia della pittura, superando l'astrazione formale della corrente bizantina allora dominante, per proporre forme umane più naturali e realistiche e per questo fu definito anche il primo pittore moderno.
L’OSSESSIONE NORDICA: BOCKLIN, KLIMT, MUNCH E LA PITTURA ITALIANA
A cavallo tra Otto e Novecento, alle Biennali Veneziane arrivarono le opere dei “Nordici” (tedeschi, scandinavi, ma anche svizzeri) e nulla fu più come prima. I paesaggi del profondo nord, i ritratti, le scene d’interno conducevano a mondi e a sensibilità diverse, lontane, potenti. Trasudavano un fascino che colpiva dentro. Raccontavano altri luoghi, reali e fantastici, popolati di sentimenti profondi, di miti, di sogni, di simboli. Lontani eppure vicini all’intimo di ciascuno e per questo fonte di una malia da cui risultava impossibile non farsi contagiare. Allora come ora. Gli artisti italiani, uomini di sensibilità ancora più acuta, furono stregati dalle opere di Klimt, Böcklin, Hodler, Klinger e Munch, il nuovo delle Biennali.
A Palazzo Roverella, per la prima volta, i grandi del Nord a confronto con gli italiani. La storia di una grande, pacifica conquista intellettuale ed emotiva, di una fascinazione che cambiò l’arte in Italia. E non solo.
PROGRAMMA
Alle ore 07.00 incontro in Piazza Oberdan a Trieste, partenza in pullman riservato per Padova.
Alle ore 11.30 visita alla Cappella degli Scrovegni a cura di Francesco Grazioli. Pranzo libero.
Proseguimento verso Rovigo, alle ore 15.15 visita alla mostra L’Ossessione Nordica. Al termine rientro a Trieste.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE A PERSONA euro 90,00
La quota comprende:
- Viaggio in pullman da Trieste
- Ingresso alla Cappella degli Scrovegni
- Ingresso alla Mostra Ossessione Nordica
- Accompagnamento d'arte a cura di Francesco Grazioli
Disponibilità posti limitata.
PRENOTAZIONI PRESSO:
CIVIDIN VIAGGI – TRIESTE via Imbriani 11 – tel 040 3789382
[email protected]
- GIOTTO: LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
- L’OSSESSIONE NORDICA: BOCKLIN, KLIMT, MUNCH E LA PITTURA ITALIANA
GIOTTO: LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
Uno dei capolavori assoluti dell’arte mondiale. Per adornare l'edificio, destinato ad accogliere lui stesso e i suoi discendenti dopo la morte, Enrico Scrovegni chiamò due tra i più grandi artisti del tempo: a Giovanni Pisano commissionò 3 statue d'altare in marmo raffiguranti la Madonna con Bambino tra due diaconi, a Giotto la decorazione pittorica della superficie muraria.
Il ciclo di Giotto agli Scrovegni costituisce il più alto capolavoro del pittore e della storia dell'arte occidentale, pari solamente alla Cappella Sistina di Michelangelo in Roma.
Con quest'opera Giotto inizia una nuova era nella storia della pittura, superando l'astrazione formale della corrente bizantina allora dominante, per proporre forme umane più naturali e realistiche e per questo fu definito anche il primo pittore moderno.
L’OSSESSIONE NORDICA: BOCKLIN, KLIMT, MUNCH E LA PITTURA ITALIANA
A cavallo tra Otto e Novecento, alle Biennali Veneziane arrivarono le opere dei “Nordici” (tedeschi, scandinavi, ma anche svizzeri) e nulla fu più come prima. I paesaggi del profondo nord, i ritratti, le scene d’interno conducevano a mondi e a sensibilità diverse, lontane, potenti. Trasudavano un fascino che colpiva dentro. Raccontavano altri luoghi, reali e fantastici, popolati di sentimenti profondi, di miti, di sogni, di simboli. Lontani eppure vicini all’intimo di ciascuno e per questo fonte di una malia da cui risultava impossibile non farsi contagiare. Allora come ora. Gli artisti italiani, uomini di sensibilità ancora più acuta, furono stregati dalle opere di Klimt, Böcklin, Hodler, Klinger e Munch, il nuovo delle Biennali.
A Palazzo Roverella, per la prima volta, i grandi del Nord a confronto con gli italiani. La storia di una grande, pacifica conquista intellettuale ed emotiva, di una fascinazione che cambiò l’arte in Italia. E non solo.
PROGRAMMA
Alle ore 07.00 incontro in Piazza Oberdan a Trieste, partenza in pullman riservato per Padova.
Alle ore 11.30 visita alla Cappella degli Scrovegni a cura di Francesco Grazioli. Pranzo libero.
Proseguimento verso Rovigo, alle ore 15.15 visita alla mostra L’Ossessione Nordica. Al termine rientro a Trieste.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE A PERSONA euro 90,00
La quota comprende:
- Viaggio in pullman da Trieste
- Ingresso alla Cappella degli Scrovegni
- Ingresso alla Mostra Ossessione Nordica
- Accompagnamento d'arte a cura di Francesco Grazioli
Disponibilità posti limitata.
PRENOTAZIONI PRESSO:
CIVIDIN VIAGGI – TRIESTE via Imbriani 11 – tel 040 3789382
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